Mare Mare Mare

Siamo tornati. 

Qualche giorno di mare e tanti bei ricordi da portare a casa. 

Questo è il tipo di vacanze che mai avrei pensato di fare, di quelli che se qualcuno me lo avesse detto qualche anno fa gli avrei chiesto se era pazzo. 

Ma chi? Io? In vacanza con i genitori di Alessandro, con gli zii e pure con i cugini??! 

MAI!... 

E invece eccomi qua, di rientro da alcuni giorni insieme a tutto il parentado, rilassata e riposata perché tutti i nostri compagni di viaggio non vedevano l’ora di spupazzarsi la mia bimba e quindi io ho potuto fare bagni, prendere il sole, passeggiare in riva al mare raccogliendo conchiglie...insomma...una vera pacchia! 

Ho imparato: mai dire mai! 

E soprattutto: mai disdegnare la compagnia di chi, in fondo, non ha altro interesse che il tuo bene, perchè gli affetti, nella vita, sono tutto.

Sono tutto quello che ti resta.

Di questi giorni ricorderò:

Questo delizioso personaggio, abbastanza infastidito dalla nostra presenza e dalle attenzioni che gli stavamo rivolgendo (penso che dalla sua espressione si possa evincere il fastidio che ha provato verso di noi, ma io appena l’ho visto l’ho amato, evidentemente non corrisposta:) 

Il mare, con tutti i suoi annessi e connessi, compresi gli elementi aerei e ciò che il mare a volte porta con sé, e tu non hai la più pallidissima idea di cosa sia. 

Così come le conchiglie e i pezzi di madreperla che ho raccolto per farne...qualcosa.

Le luci della notte e l’entusiasmo di Giada per una movida e delle attrazioni che dove abitiamo noi non esistono se non in rari, eccezionalissimi casi.

I giochi alla scoperta della sabbia e dell'acqua, elementi che di solito non ci appartengono (da noi vanno più di moda la terra e la neve!)

Giada, che anche questa volta non ha lasciato a casa il suo istinto materno e accudente, e che non manca mai di sottolineare quanto sia importante volersi bene.

 Lo stare insieme, giocando fino allo sfinimento...

***********************************************************************************
Parecchi anni fa, in uno dei miei pellegrinaggi a Lerici, avevo trovato in un negozietto di conchiglie e pietre che oggi purtroppo non esiste più (almeno nel locale dove si trovava allora) un cozza gigante turchese.

Mi sono sempre chiesta come facciano a colorarle così.

E' stata, da allora, la MIA conchiglia.

Oltre ai tanti ricordi, che mi auguro restino impressi almeno un po' anche nella mente di Giada, porto a casa da questa vacanza un'altra conchiglia, quella per lei.

L'ho presa lilla, ed è la SUA.