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domenica 30 settembre 2012

Torta: spaghetti, macchinine e Milan

Oggi è il compleanno di Simone, detto Ciuffo.
E' un'amico di mia sorella e del suo fidanzato, nonchè uno dei principali estimatori delle mie torte.
Sì, perchè dopo avere assaggiato la torta che avevo preparato per il compleanno di mia sorella, decanta con tutti le glorie della mia ricetta.
I suoi amici oggi hanno pensato di festeggiarlo a sorpresa chiedendomi se potevo preparargli una torta personalizzata.
Le indicazioni erano: copertura rossonera, da buon milanista, un paio di macchinine da Formula 1, un piatto di spaghetti, e alcune scritte incomprensibili ai più, ma che per il loro gruppo di amici hanno significati remoti piuttosto divertenti.
Si narra infatti che Ciuffo ricordi spesso agli amici di "quelle volte che siete venuti tutti a mangiare gli spaghetti a casa mia e poi abbiamo guardato il Gran Premio", episodi di cui però, a parte lui stesso, nessun altro del gruppo ha memoria!

giovedì 27 settembre 2012

"Scuola dei grandi" - bilancio prima settimana

Ad una settimana dall'inizio della scuola dell'infanzia (per noi la cosiddetta "scuola dei grandi", così da distinguerla dall'asilo) posso dire che le cose stanno andando piuttosto bene.
Da quattro giorni a questa parte Giada si ferma anche per il sonnellino pomeridiano ed è ripartito il tran tran che ci accompagnerà fino a giugno.
Il lunedì, il martedì e il venerdì alle ore 16,30 vado a "ritirarla" io, il mercoledì la nonna P., il giovedì il nonno V.
Fatto.
Finalmente, perchè la chiusura estiva della scuola non è un problema da poco, le ferie non bastano per coprire il tempo delle vacanze estive dei bambini e bisogna attivare tutta la rete familiare e non solo.
Un giorno da uno, un giorno dall'altro, poi quello ha un impegno, allora nelle due ore di buco arriva quell'altro, poi portala di qua, poi di là, poi non c'è nessuno libero e allora prendi un permesso...insomma, un caos.
Che finalmente però è finito e ci riconsegna un po' di equilibrio.
Lei esce di casa volentieri, anche se all'arrivo a scuola di primo acchito manifesta un po' di timidezza, ma subito Manuela, la nuova maestra, riesce a metterla a suo agio e allora entra senza tentennamenti, a volte anche senza salutarmi oppure chiedendomi "Tu vai a lavorare?"
Eh, sì.
Per ora quindi andiamo benino.
Lo dico perchè so che l'inserimento non si esaurisce nei primi giorni, ma anzi è una questione molto più complessa che a volte può durare mesi e che le crisi, chiamiamole così, possono arrivare anche molto più avanti.
Un paio di settimane fa ho scritto un post sull'arcobaleno, dicendo che da qualche giorno lo vedo spesso in casa, riflesso dai vetri, sulle cose.
Ci è capitato ancora, dopo quel post, lo si vede in queste foto.
E nell'osservarlo, e fotografarlo ancora, ho realizzato che la scuola dell'infanzia dove sta andando Giada si chiama "Arcobaleno".
Una simpatica casualità.













Le immagini qui sopra erano di domenica mattina, mentre stanotte qui da noi...tempesta...
...e stamattina, quando siamo uscite di casa, faceva freddo e tirava un vento forte. Si vede?
Ma la mia impavida bambinella non si è fatta spaventare dal rischio di volarmi via sotto gli occhi e ha trovato modo di ghiocherellare ugualmente, saltellando fino all'entrata della scuola.


domenica 23 settembre 2012

Architetture di Zucchero

Martedì mi ha telefonato Elena, l’amica di mia sorella che si vestì da Alice nel paese delle meraviglie il giorno del secondo compleanno di Giada, chiedendomi se potevo prepararle due cup cakes per due amiche che festeggiano oggi la loro laurea in architettura. 
Una decorazione che sia simbolica, ha detto, e che richiami in qualche modo l’architettura...cito testualmente "pensavo al Colosseo e alla Tour Eifelle". 
Ah bè, niente in tutto! 
Nel senso che lì per lì ho detto va bene, e che problema c’è...mentre dopo mi sono ritrovata a fare i conti (per correttezza in questo caso credo si potrebbe parlare di “calcoli”:)) con questioni di tipo strutturale, architettonico e forse anche ingegneristico!!!
Diciamo che sul Colosseo, che è stato fatto e disfatto almeno 5 volte, la questione era puramente estetica. 
Non rendeva bene e quindi ho provato e riprovato finchè non ha preso le vaghe sembianze di un anfiteatro e ho potuto dirmi paga. 
Per la Tour Eifelle invece la questione si è fatta più complessa: non stava su. 
E io la tamponavo da tutte le parti per dare il tempo alla pasta di zucchero di solidificarsi un po’ in modo da arrestarne la caduta, ma niente. 
Avete presente “French Kiss”, il film con Meg Ryan e Kevin Klein? 
Ecco, lì c’è una scena divertente che mi è proprio tornata in mente mentre facevo questo lavoretto.


Tutto questo per dire che alla fine ci sono riuscita, ma che non è proprio il mio miglior lavoro! 
Come al solito qualche crepetta qua e là e dettagli imprecisi...continuo a preferire la pasta di mais perché riesco a rendere molto meglio i particolari, anche sui pezzi tridimensionali, mentre con la pasta di zucchero ho ancora delle difficoltà.






Nelle tempo d’attesa delle varie infornate ho anche recuperato un sasso di ardesia che ho trovato al fiume questa primavera (era già diviso in due parti, tagliate alla perfezione, rimaste lì, l'una accanto all'altra, mah...la natura) e l’ho usato per fare un paio di disegnini a tema, completamente inutili, ma io sono fatta così, vivo del superfluo.


venerdì 21 settembre 2012

Sal di carta: Autunno tempo di zucche

Autunno.
Ed eccomi arrivata alla prima tappa del mio Sal di carta sulle 4 stagioni.
Come tema per l'autunno ho scelto la zucca, qui sotto alcune fotografie di come può diventare quella di cui invierò il tutorial a chi ha scelto di partecipare a questi Sal.

mercoledì 19 settembre 2012

Diventare grandi

Questa mattina, a ore 8,00, la mia bambinella è stata da me abbandonata alla "scuola dei grandi".
Eh, sì.
Oggi Giada comincia la scuola materna.
Le indicazioni delle maestre, fornite durante un incontro preliminare avvenuto la scorsa settimana, recitavano pressapoco così: arrivate, li salutate, e VE NE ANDATE.
Chiaro?!




E così è stato, vuoi perchè la scuola materna si trova nello stesso stabile dell'asilo nido, dove Giada si è allegramente recata negli anni scorsi, vuoi perchè la biblioteca dove io lavoro è al piano di sopra dello stesso stabile (donna fortunata), sia lei che io eravamo piuttosto tranquille.
Del resto anche ai tempi dell'inserimento all'asilo nido le cose si erano svolte serenamente.
Per lei il distacco da me non ha mai comportato grandi stravolgiemnti emotivi e si è sempre dimostrata abbastanza autonoma.
Ricordo con grande tenerezza il momento in cui, ormai due anni fa, uscimmo di casa per il primo giorno di asilo.
Lei aveva una tutina azzurra, una fascetta in testa e uno zainetto a forma di gallina con dentro il pannolino per il cambio e il portaciuccio...ed era felicissima all'idea di andare in un posto dove c'erano altri bambini.
In corridoio avevamo incontrato la cuoca, Pina, che si era presentata e Giada l'aveva guardata incuriosita, probabilmente per via della cuffia che portava in testa, e si era lasciata incantare dalle sue parole rispetto al fatto che di lì a breve avrebbe portato a tutti i bimbi presenti banane e mele per lo spuntino di metà mattina.
Ed era partita all'arrembaggio, lasciando me indietro a fotografarla, come se fosse la cosa più naturale del mondo, tanto che io ero uscita senza che lei quasi se ne accorgesse e senza che versasse nemmeno una lacrima.

Tutto tranquillo quindi, de resto Giada aveva già preso dimistichezza con l'ambiente della nuova scuola sia a giugno, quando i bimbi della sua sezione erano stati invitati alla festa di fine anno, sia due giorni fa, quando le maestre hanno organizzato una merenda di accoglienza per i nuovi iscritti.
Quando siamo andati alla merenda, lunedì pomeriggio, Giada era molto euforica, soprattutto all'idea di rivedere gli "Amici".
Nel frattempo io fotografavo i particolari dell'ambiente e le decorazioni!! (il paravento ricamato a quilting è opera di Elena, la mia collega...quella del fiore magico gigante e della copertina che ha vinto il concorso "Mille Idee Blu 2012") - mani di fata!!

martedì 18 settembre 2012

Quelle brave, buone e belle

Riprendo subito il discorso iniziato nel post precedente, in cui mostravo le cattive delle fiabe nell’interpretazione grafica di Mandie Manzano. 
Qui invece lascio spazio alle “belle”, che belle a mio parere sono davvero perché trovo questa artista davvero dotata di grande talento. 

Mulan, di Mandie Manzano

Pocahontas,  di Mandie Manzano

La mia preferita? 
Come spesso accade si tratta di Jasmine, ma credo che questo sia determinato prevalentemente dal fatto che è vestita di un bel turchese/verde acqua, il mio colore preferito. 

domenica 16 settembre 2012

Sono cattive, ma sono belle

Con questo post proseguo nella segnalazione delle immagini più belle che trovo sul web e che hanno come tema comune i personaggi delle fiabe, con particolare riferimento ai personaggi Disney.
Questi  5 soggetti rappresentano le cattive Disney più note nell’interpretazione raffinatissima che ne fa Mandie Manzano.
Pur senza modificarne l’essenza, l’artista ha saputo rendere particolarmente eleganti anche la regina di Cuori di “Alice nel paese delle meraviglie” e Ursula, la strega del mare de “La sirenetta”, normalmente piuttosto goffe e non particolarmente avvenenti, così come la Crudelia Demon de “La carica dei 101” e la Malefica de “La bella addormentata nel bosco”,  slanciate sì, questo è vero, ma non di certo due dee nei tratti del viso!

La matrigna di Biancaneve di Mandie Manzano

giovedì 13 settembre 2012

Idee regalo per bambini

Finora non ho mai specificato che qualora qualcuno fosse interessato a commissionarmi qualche oggetto in pasta di mais o altro visionato su questo blog sarei ben felice di accontentarlo.
Io ADORO realizzare opere su commissione.
Mi piace analizzare le esigenze, modulare i colori secondo altri gusti, abbinare soggetti sulla base delle indicazioni che mi vengono date.
Commissionarmi qualcosa potrà voler dire lasciarmi "carta bianca", oppure studiare con me un progetto, che sia vostro e soltanto vostro o pensato per qualcuno a voi caro.
In questo post vi propongo un estratto di immagini delle scatole in legno pensate per i bambini, alcune delle quali sono state protagoniste di altri post, alcune invece sono "inedite".
Queste scatole possono essere realizzate in varie dimensioni e in tutti i colori, anche arcobaleno:)
I soggetti possono essere scelti e modulati da voi a seconda di quelli che vi piacciono di più.
Il prezzo delle scatole è variabile a seconda delle dimensioni e della ricercatezza dei soggetti (se chiedete soggetti nuovi oltre a quelli già proposti potrebbe esserci una leggera maggiorazioni, ma sempre nell'ordine di pochi euro).
Proporre pertanto un prezzo preciso di riferimento mi è difficile, ma sotto ciascuna delle scatole che qui vi mostro ho inserito anche il prezzo cui sono state vendute, così potete farvi un'idea.
I prezzi sono comprensivi di spese di spedizione.
Le scatole sono di legno e le compro qua e là, quindi a volte non potrebbero essere disponibili, ma questo lo valuteremo insieme al momento.
Se mi consentite un commento personale a quanto qui proposto vi posso dire per esperienza che i bambini che le hanno viste o ricevute in regalo le hanno sempre apprezzate molto perchè per loro diventa un vero gioco riconoscere tutti i soggetti realizzati: girandola, trenino, orsetto, palline, torre ad anelli, etc.
Allo stesso modo le mamme le apprezzano perchè sono molto evocative del mondo dei bambini e anche in un futuro in cui i loro piccoli saranno diventati grandi costituiranno comunque un bel ricordo, soprattutto se arricchite dal nome del bimbo.
Tutto qua.
Se qualcuno è interessato non deve fare altro che scrivermi: maiolovolevoblu@libero.it


Scatola Lilla



€ 48 comprensivi di spese di spedizione

Scatola Marrone

€ 48,00 comprensivi di spese di spedizione

domenica 9 settembre 2012

Somewhere over the rainbow

Sono alcuni giorni che ritrovo un po’ ovunque i colori dell’arcobaleno. 
Martedì scorso, sul calare del sole, la luce filtrava dalla finestra e colpiva una statuina sul mio pianoforte, vicino alle bottiglie che mia sorella mi ha regalato per il mio compleanno, e i colori dello spettro si separavano, formando piccoli arcobaleni. 
 Questa mattina una lunga striscia arcobaleno si è formata sulle mattonelle del nostro portico, lunga e diritta. 
Viste le dimensioni, in entrambi i casi, vana purtroppo anche solo la speranza di trovare la pentola piena d'oro alla sua fine, come dice la leggenda celtica.
Vi assicuro: non c'era!
Quando l’ho vista però mi è tornato in mente che durante la nostra piccola vacanza in toscana, nel giugno scorso, avevo acquistato una confezione di lingue di suocera colorate e così ho pensato che oggi fosse il giorno giusto per cucinarle! 




Così stamattina mi sono data alla cucina, mi sono infilata il bellissimo grembiule tutto colorato con le “facciotte” di Giada e dei suoi compagni di asilo dello scorso anno (li abbiamo fatti fare come regalo per le maestre, ma alla fine io e altre mamme ne abbiamo ordinati alcuni anche per noi) e mi sono messa all’opera, esagerando e decidendo di fare anche il pane. 
L’inesperienza penso si noti dal fatto che non c’è una pagnotta uguale all’altra!! 
Ma sono comunque venute piuttosto buone... 
La ricetta che ho provato è la seguente:

martedì 4 settembre 2012

Fiera...di essere la biblioteca

Questo è stato un po' lo slogan di questa giornata dedicata alla biblioteca dove lavoro.
Me ne occupo ormai da qualche anno, per quanto riguarda gli acquisti, le attività di animazione e la promozione.
E' un servizio relativamente giovane, che deve consolidarsi nelle abitudini dei miei compaesani.
Che deve fare ancora tanta strada.
Qualche giorno fa nel paese dove abito c'è stata la tradizionale FIERA.
La fiera è il momento in cui tutti, esercizi commerciali, professionisti, aziende, si mettono "in piazza" e mostrano il loro prodotto.
Riflettendo su quelle che potevano essere le strategie di promozione del nostro servizio bibliotecario ho pensato che anche la biblioteca stessa poteva sfruttare il momento della fiera per promuoversi e mostrare alla collettività quanto proposto all'interno delle sue mura.
Ci sto lavorando ormai da qualche tempo, ma quest'anno devo dire che penso di avere raggiunto lo stadio ormai definitivo, essendomi attrezzata di tutti gli strumenti necessari.
L'idea che intendiamo trasmettere è quella di una biblioteca intesa come luogo di lettura, di studio, ma anche come luogo di incontro, secondo filosofie ormai consolidate in altri paesi, ma che qui da noi non si sono ancora radicate.
La nostra, peraltro, è una biblioteca molto piccola, di un paese molto piccolo, quindi non può avere le pretese in termini di partimonio librario, servizi e proposte culturali alla stregua di altre biblioteche più grandi e strutturate.
Però può essere un luogo piacevole da frequentare, dove il libro può diventare semplicemente un piacevole espediente per uscire, incontrare persone, parlare di interessi comuni, vivere.
Fatto questo preambolo devo anche dire che considero gli aspetti estetici parte fondamentale di tutte queste miei intenzioni.
Pertanto in questi anni ha lavorato molto su un'immagine della biblioteca che fosse ben riconoscibile e curata.
Ero partita disegnando questo logo (io l'ho disegnato a mano, poi il solito amico che mi aiutò per il disegno sull'armadio di Giada mi fece la versione digitale) che doveva rappresentare la biblioteca nel momento in cui "usciva" e andava in paese a proporre le sue iniziative.

E da lì è cominciato un lavoro lento ma incessante che ci ha portato allo stato attuale.
Così siamo andate in fiera, io, Elena e Jessica, con il nostro nuovo gazebo della biblioteca (realizzato in collaborazione con Erica, che ringrazio per la pazienza con cui asseconda le mie piccole follie) e con la nostra nuova carta dei servizi.





Abbiamo portato con noi una scelta selezionata dei libri più belli e nuovi che abbiamo in biblioteca e abbiamo curato i dettagli, dimostrazione di quanto teniamo, anche personalmente, a questo nostro progetto.
Io ho realizzato alcuni componenti decorativi ispirati al tema delle casette, dipinto magliette e decorato scarpe; Elena ha cucito dei cuscini bellissimi, intonati con i nostri divani.

lunedì 3 settembre 2012

Il contest che ho vinto!!!

Avevo partecipato al contest di cucina organizzato da Sabrina con la mia marmellata di rosa canina e con questo post.
E ho vinto!
Il premio che Sabrina aveva preparato per le tre vincitrici era costituito da alcuni oggettini realizzati da lei, che è un'illstratrice bravissima e molto originale...e a cui sto per commissionare un'opera che sarà un regalo di Natale.
Poi per una serie di vicessitudini il premio tardava ad essere spedito e lei ha scelto di realizzare per le vincitrici un disegno ad hoc, nel mio caso veramente apprezzatissimo.
Ce lo ha inviato sia nella versione che vedete qui, che in altissima definizione perchè possiamo stamparlo anche molto grande e farne un poster.
Lo trovo delizioso e mi ha fatto davvero tanto piacere riceverlo.


Mi rappresenta in tantissime delle sue parti.
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