Traduzione

martedì 22 maggio 2012

Il Rosso delle Ciliege e dell'Amore

Oggi siamo state a casa, con il sole che andava e veniva.
E entravamo e uscivamo di casa a seconda...
Pare proprio che quest’anno il bel tempo non ne voglia sapere di arrivare, ma noi ci siamo consolate con un bel cestino di ciliegie che fanno sempre estate!
Poi ho preso in biblioteca qualche libro da leggere e da guardare, per i momenti in cui il sole se ne andava e sembrava autunno!
Quando Giada era più piccola devo ammettere che trascorrere l’intero pomeriggio in casa da sola con lei mi risultava piuttosto difficile.
Ora che invece è un po’ più grandicella, e ragionevole, trascorrere il tempo con lei è bello e divertente.
Cominciamo a giocare sul serio e fare cose insieme e il tempo vola ed è piacevole.
In uno dei libri che ho portato a casa oggi, “L’innamorato” di Rebecca Dautremer, edito da Rizzoli, c’è una bella immagine che raffigura una mamma con la sua bambina, e il tema del libro, ancora un po’ difficile per Giada, ma abbiamo gurdato le figure, sono i sentimenti ed in particolare l’amore.
E’ un libro che vuole spiegare l’amore ai bambini.
Ed è un po’ così che oggi io mi sento.
Con la mia bimba da accompagnare alla scoperta del mondo e dei sentimenti, nella speranza di fare bene.
Chissà come andrà.
Chissà cosa penserà di me quando sarà grande.
Chissà se i miei errori e i miei limiti verranno capiti, compresi, e perdonati.






Oggi io cerco di usare gli strumenti che ho pregando che siano abbastanza.
La mia creatività, il mio senso delle cose, le mie passioni.
Creo gioco, ogni giorno per quanto posso, con i colori, con gli oggetti, con i libri, con le immagini, con un po’ di tutto...e con tutto il mio amore.
E con questo cerco di dimostrarle che è la mia gioia, che riempie la mia esistenza, che da quando c’è lei io sono migliore e che non c’è mai stato nulla che mi abbia ispirato di più che il suo arrivo nella mia vita.
Abbiamo mangiato le ciliegie, abbiamo letto e sfogliato un po’ i libri presi in biblioteca, lei ha fatto il bagnetto...


...e verso sera ci siamo messe gli "orecchini rossi", tutte e due, pronte per la serata "mondana" che è stata trascorsa in casa guardando “Biancaneve e i sette nani”, di cui uno era quello in casa con me!




Chiudo con tre racconti di Giada e del suo interagire con me e con il mondo.
Anche questo blog le servirà quando sarà grande, per rileggere tutte le sue avventure!

All’asilo le maestre stanno cominciando a parlare ai bimbi del loro passaggio, che avverrà con il prossimo anno scolastico, alla scuola per l’infanzia.
L’ho capito direttamente da Giada che la scorsa settimana è rientrata a casa dicendo che lei e il suo amico Gabriele l’anno prossimo sarebbero andati alla scuola dei GRANDI.
Così oggi ho chiesto a Giada: “Allora quali sono gli amici che vengono con te alla scuola dei grandi?”
E lei ha risposto: “Viene Riccardooo… e Gabrieleee… è malato”.
Amore, hai cominciato con un discorso e hai finito con un altro.
Va bene, “E quindi Gabriele è malato. E che cos’ha?
Lei: “Ha il mal di febbre”.

In macchina
“Mamma, quando andiamo a casa vuolo vedere le polpe…due (e faceva segno “due” con le dita)…le due polpe, quello delle due polpe.
“Giada non ho capito”.
“Le polpe…due, le due polpeee…quello delle polpeeeeeeee….”
Mah.
Starà parlando di un dvd?...Pensa e ripensa a cosa poteva riferirsi…e…
“Ah, le volpi”?
“Sì, due”!
Simultanea riflessione sul nostro parco DVD e… quindi “La volpe e la bambina” o il “Robin Hood” Disney?
C’è più di una volpe in tutti e due.
Tentativo.
“Vuoi vedere il dvd di Robin Hood quando arriviamo a casa?”
“Sì, mamma, quello quello!!!”
Al primo colpo!
“Va bene…scusa, non avevo capito”.
“Ecco mamma, ho ragione io”!
Eh, sì, come no,…eri stata così chiara.


Mentre ti mettevo a letto
“Giada, domani io vado a lavorare, poi ti vengo a prendere all’asilo, andiamo insieme a trovare la nonna R. e Drink, poi a fare la spesa insieme…ti metto sul carrello, compriamo le uova, lo zucchero, la farina per la torta…adesso dormi!



“Dove lavori?”
“In Comune” (cosa avrai mai capito da questa risposta!)
“E io, mamma, dove lavoro?”

...

“Eh, tu lavori…all’asilo”


“Mh. Sì”.


Questo post partecipa al Linky Party di Topogina a tema "Fiorin Fiorello, l'amore è bello".


12 commenti:

  1. Che tenerezza, mi hai fatto ricordare quando mia figlia, avrà avuto tre anni, mi diceva: Mamma, la sciarpa no, mi fa stidio... Ancora adesso che ne ha diciotto, è un nostro modo di dire... Ale

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    1. ahahahah, bellissima!
      Ed bello quando gli aneddoti ti accompagnano per tutta la vita...
      I piccoli sono meravigliosi, sanno risollevare anche l'umore più nero!
      Un sorriso senza gatto
      Blu

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  2. Mi regali sempre un sorriso tu e la tua "piccoletta" dolcissima!
    Bello questo post, mi fa pensare a tutto quello che è stato con la mia Camilla & a tutto quello che è ancora!
    Anch' io ti lascio la mia "perla":
    Premetto che Camilla ha fatto 10 anni il 09 di Maggio...
    l' altro pomeriggio l' aiutavo a mettersi un paio di orecchini a perlina e lei mi fa:
    "Mamma, che male! Questo è peggio che partorire!"
    ed io: "...ma che ne sai!??!"
    e lei: "Si, si... fidati, te lo dico io!"
    Questo per dirti che il tempo trascorso con loro è sempre speso bene... impossibile non sorridere in loro presenza... impossibile non divertirsi...
    ...qualunche età abbiano!
    Un abbraccio a te & alla tua Giada...
    Agnese...dalla sua "cuccia"!

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    Risposte
    1. Ma che ridere!!!!Ed è bello sapere che non si riduce solo al momento in cui sono piccoli, ma dura..almeno fino a che hanno 10 anni!!!!!!!
      Un sorriso senza gatto
      Blu

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  3. Il tempo trascorso con i nostri figli è prezioso sia per noi mamme che per loro. Si cresce insieme e attraverso loro capiamo noi stessi. Almeno è stato così per me, attraverso la mia esperienza.
    Anch'io spesso mi chiedo che ricordo gli lascerò.
    un bacio e grazie per questo bellissimo post.
    Sabrina

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    Risposte
    1. Grazie per questo bel commento...
      Un sorriso senza gatto
      Blu

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  4. Che bellezza leggere delle tua avventure quotidiane con la piccola Giada. Fanno sorridere allegramente!

    Io ancora non ho figli ma ricordo un'esperienza bellissima appena mi sono trasferita a Londra nel 98 ed ero una au-pair. Seguivo due bambini, uno di 8 e una di 2 e un po'.... ebbene, grazie a loro ho imparato l'inglese!
    Ti assicuro che all'inizio non e' stato facile, io avevo un inglese "scolastico" e per indovinare cosa farfugliava la piccola serviva molta fantasia.

    Poi aiutando Harry, il grande, a studiare e fare esercizio di spelling ho imparato tantissime parole nuove anch'io! Grazie per avermici fatto ripensare.

    Ma sai che quand'ero bimba, anche a me piaceva mettere le ciliege come orecchini?

    Buona notte,
    alex

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    Risposte
    1. Grazie cara, buona notte anche a te!
      E brava e beata te!...io non spiccico una parola di inglese!
      Mi è venuto un specie di blocco e pur avendolo studiato al liceo ora non riesco a proferire parola.
      Ho un'amica il cui fidanzato è inglese, e quando lo incontro io mi preparo tutta, poi faccio un grande respiro, mi gonfio ben bene poi gli dico..............
      ..............
      ..............
      "Ciao".
      E lui ride.
      Non ce la faccio proprio!
      A presto...
      Un sorriso senza gatto
      Blu

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  5. Che bello questo post...l'avevo intravisto ma non l'avevo letto tutto... il rosso, l'amore, la passione, la tua cara bambina...sembra che l'hai fatto apposta per il party di Topogina
    La tua bambina non potrà che essere fiera della sua mamma e anche se ora non si rende conto di tante cose, da grande non potrà che apprezzare tutto questo e la sua mamma.
    Mariana

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    1. già!
      E l'ho scritto ieri, quindi non è stato costruito ad hoc, ma ci sta benissimo!
      grazie mille...un abbraccio
      Blu

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  6. quanta dolcezza, tutta quella di una mamma...e si, è così, le domande che ci si fanno sono più o meno sempre le stesse, sto facendo bene? Cosa le rimarrà in mente di tutto questo? Poi i figli crescono...ed io ho imparato a domandare, a rifare loro, ora grandi, quelle stesse domande...bhe, le risposte sono sorprendenti. Cose/momenti che tu pensavi insignificanti per loro sono ricordi fondamentali, ciò che tu reputavi "grandi cose" loro se le ricordano appena...quindi...vivi con pieno amore ogni momento e dai il meglio, il resto viene da sé e, incredibile ma vero, i figli sanno che fare il genitore è la cosa più difficile del mondo!
    un abbraccio

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    Risposte
    1. Farò del mio meglio e mi auguro che Giada da grande comprenda che tutto è stato fatto con amore e buona fede...
      Grazie...
      Un sorriso senza gatto
      Blu

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