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mercoledì 4 settembre 2013

Mostar

Io non viaggio molto, l'ho già detto in un'altro post.
Mio marito ha il terrore di volare, e visto che stiamo insieme da quando io avevo 17 anni non ho mai avuto grandi occasioni per lasciare l'Italia e andare all'estero.

E' un vero peccato perchè so che niente arricchisce tanto quanto un viaggio.

Qualche mese fa però un piccolo viaggio me lo sono concessa, anche se a dire il vero "viaggio" non è il termine esatto.
E' stato un percorso diverso, ma questa è un'altra storia.
Di quei giorni, molto intensi per me, vorrei condividere con voi quella che poteri definire la parte più turistica, a Mostar, nella ex Jugoslavia.
La chiamano la piccola Istambul e non è difficile capire il perchè.












Mostar si trova fra le alte montagne brulle della Erzegovina, nella valle del fiume Neretva.
Ciò che rende famosa questa città è il Ponte Vecchio, lo Stari Most, costruito nel XVI secolo e ricostruito nel 2004 dopo essere stato distrutto da un mortaio croato durante la guerra che ha segnato queste terre nella prima metà degli anni '90.
Ma Mostar ha anche un meraviglioso centro storico, dichiarato Patrimonio dell'Umanità Unesco,  ed è punteggiata da splendide moschee del XVI secolo, torri, case, bagni turchi, begli edifici risalenti all'Impero Austro-Ungarico e anche tante piccole botteghe artigiane che animano le strade, come l'antica via degli orefici e il bazar tipicamente orientale.

Vi convivono quattro etnie religiose – cattolici, ortodossi, islamici ed ebrei – e anche questo costituisce parte del suo fascino unico e suggestivo.

E' una città multietnica, ed è un interessantissimo punto di congiunzione del mondo orientale con quello occidentale: non è una fusione, sembra più una giustapposizione, ed è stano, e bello allo stesso tempo.






E' veramente una città straordinaria, molto frizzante e bellissima, nonostante porti ancora in segni tangibili ed estremamente concreti di quella guerra che così tanto l'ha segnata.



La sua cattedrale cattolica è andata distrutta durante la guerra, ed oggi è ricosctruita in una veste contemporanea comunque molto interessante e curata.





Molte cose mi sono rimaste di questa straordinaria città, ma un pensiero particolare va sinceramente al turbamento nel vedere contesti così diversi a pochi, pochissimi passi uno dall'altro...

Questo mio blog di solito mostra le mie creazioni.
Questa volta no.
Questa volta mostra una città.






Ho scritto questo post su di lei perchè Mostar mi ha lasciato qualcosa che va oltre il ricordo di una città, di un luogo, di un popolo, di un viaggio.
Mostar mi ha lasciato delle idee, e quindi mi ha resa più ricca.



6 commenti:

  1. Che bellissime foto, mi hai fatto vedere cose e paesi di cui non conoscevo neanche l'esistenza, grazie

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    1. c'era una luce accecante e quindi con le foto ho fatto quel che potevo...non oso immaginare chi ha la fortuna di trattenersi fino al tramonto oppure di essere lì all'alba quando la luce è decisamente la migliore per le foto.
      E' davvero un posto molto bello che merita di essere visto!
      un abbraccio forte

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  2. Direi proprio che le tue belle foto rendono giustizia a una città così ricca di culture e storia, che porta ancora i segni di un periodo così difficile. Mi piacerebbe visitarla.

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    1. Esatto, è proprio ricca non c'è che dire.
      Proprio come dici tu, storia, cultura, tradizione e fusione...è meravigliosa, nonostante tanti edifici siano ancora fatiscenti.
      a presto!!

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  3. Che posto stupendo, che suggestioni orientali... davvero affascinante.
    Fantasy Jewellery

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