E alla fine l'ho fatto, ho presentato il mio libro nella mia biblioteca!
Domenica 13 aprile, alla presenza del sindaco che mi ha fatto da moderatrice e senza la quale questo progetto non avrebbe mai preso la luce in questa forma.
Sì, perchè con una delle dimostrazioni di stima più elevate che io abbia mai ricevuto in vita mia, il mio Comune ha sostenuto le spese per la pubblicazione di un discreto numero di copie del mio racconto "Sogno".
Per l'occasione non ho potuto resistere alla tentazione di creare un po' di contorno per questa iniziativa e così mi sono data da fare e ho preparato un piccolo buffet a tema dove campeggiavano alcuni cup cakes con sopra delle conchiglie e con l'azzurro della copertina del libro come tema conduttore.
Dopo i saluti e l'apertura del sindaco ho pensato di gestire questa presentazione con le slides delle immagini del libro e devo dire che è stata una scelta indovinata perchè il pubblico ha apprezzato molto.
Traduzione
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mercoledì 16 aprile 2014
mercoledì 5 marzo 2014
A Giada per i suoi sogni
Lo avevo anticipato qualche post fa, quando ho parlato della mia narrazione sulla "lucertolina verdina" che quella non era l'unica storia che ho scritto.
Tutto è cominciato la scorsa estate, mentre mi trovavo al mare e raccoglievo conchiglie sulla spiaggia.
Le conchiglie che si possono trovare sulla riviera romagnola, a Bellaria nello specifico, non sono particolarmente esotiche come dimensioni e forme, si tratta infatti perlopiù di comunissime vongole.
Da principio però ne avevo notate alcune particolari, come se qualcuno vi avesse disegnato sopra dei piccoli disegni calligrafici, che assomigliavano ad accampamenti di indiani e così mi era venuta l'idea di raccoglierne un po' e di tentare di inventarmi una piccola storia da raccontare a Giada.
Poi però mentre le raccoglievo e ne trovavo di ancora più belle e interessanti per le suggestioni che mi suscitavano guardandole, la storia degli indiani proprio non veniva fuori, ma ne veniva fuori un'altra.
E' stato così che ho avuto la mia intuizione, un po' folle forse e l'ho trasformata in un racconto, e ho capito in maniera molto più profonda di quanto mi sia mai capitato cosa vuole dire veramente avere un'idea.
Io sono abbastanza creativa, faccio tante cose a mano trasformando le mie idee in progetti ed oggetti, sia nel mio lavoro che nel privato.
Ma una cosa così forte e intensa non mi era mai capitata.
Un progetto magico.
Dico così perchè man mano che raccoglievo le conchiglie e nasceva dentro di me questo racconto, mi sentivo in realtà come se non fossi io a pensarlo e immaginarlo, ma come se dall'esterno mi arrivasse una continua sollecitazione a continuare a camminare e raccogliere, camminare e raccogliere (non nego di aver anche desistito in alcuni momenti, soprattutto quando mio marito, che mi osservava dal lettino, si accigliava e scuoteva la testa!!), fino a che tutto si è concluso e io mi sono trovata con in mano una manciata di conchiglie che parlavano.
Parlavano di una piccola conchiglia e dei suoi sogni.
Di Giada e quello che spero possa avere.
Di me e della mamma che vorrei essere.
Di emozioni, sensazioni, sentimenti.
Di quello che i grandi possono e devono dare ai bambini: gli strumenti per fare il loro sogno.
Il racconto verrà presentato nella biblioteca del Comune di Carpineti il 13 aprile alle ore 16,00.
Sarà un piacere accogliere chiunque di voi abbia occasione e desiderio di venire.
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