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sabato 19 aprile 2014

Buona Pasqua

Questa torta l'ho realizzata per mantenere una promessa fatta al mio papà.
Una torta con una lepre, mi aveva detto, per il suo amico Edoardo.

mercoledì 19 marzo 2014

Il mio papà ed io...

Questo è il regalo che ho preparato per conto di Giada per il suo papà.
Il soggetto l'ho visto sul blog di Donata, http://lebianchemargherite.blogspot.it/, uno dei più bei blog che io abbia visitato di recente.
Sono rimasta letteralmente incantata davanti alle sue creazioni shabby chic, una più bella dell'altra, e l'ho subito contattata dopo aver visto un quadretto con un papà stilizzato, in filo di ferro, che saliva su una scala per prendere la luna per la sua bambina, che mi sembrava un regalo adattissimo per l'imminente festa del papà.
Il problema è che il quadro non era più disponibile e i tempi per realizzarne un'altro erano troppo stretti.
Così ho deciso di procedere autonomamente, pur chiedendo a Donata il consenso a realizzare un soggetto che in qualche modo replicava il suo.
Ovviamente, come sempre accade per le creazioni handmade, ognuno ci mette un po' del suo e così io ho cambiato i materiali, e il colore, pur replicando l'adorabile soggetto originale di Donata.
Il risultato ottenuto è questo.
La mia Giada ovviamente ha una bella testolina piena di ricci e il colore che ho scelto è il BLU!

giovedì 30 gennaio 2014

C'è la neve nei miei ricordi...

Oggi nevica.
E mi torna la frase del film "Manuale d'amore 2", che ora mi appartiene come non mai.

giovedì 12 settembre 2013

Il cesto con le ciliegie

Sono stata con loro tutta la giornata e a pranzo siamo stati raggiunti da un loro conoscente e in tutta verità conosco da tempo anche io.
Era amico di mio padre,  e papà di una mia compagna di scuola ai tempi delle medie.
Mi ha sorriso appena mi ha visto, e cercato più volte il mio sguardo mentre parlava con gli altri, finchè poi mi si è avvicinato e mi ha detto che era venuto insieme a Federica quando mio padre se ne è andato, ma che io in quel momento non c’ero.
Tutti gli chiedevano del suo incidente, avvenuto a giugno, quando è caduto da un albero rompendosi vertebre e costole in un numero impreciso.
“Sto bene ora”, ha detto, “è andata molto bene”.
Durante il pranzo ogni tanto l’ho guardato e ripensato a quando ero piccola e ai ricordi che avevo di lui insieme a mio padre.
Lui più volte mi ha coinvolta nel discorso, e ogni volta era come se volesse dirmi qualcosa in più di quello che le parole che pronunciava stavano effettivamente dicendo.
Il parallelismo che si è creato tra lui e mio padre oggi nei miei pensieri è stato leggero, piacevole, coinvolgente ma non troppo, finchè ad un certo punto ha cominciato a raccontare meglio del suo incidente.
“Ero andato a raccogliere le ciliegie e mi sono spinto molto in alto, il ramo si è rotto e sono caduto. Ma le ciliegie non erano per me, erano per le mie nipotine. Le raccolgo sempre per loro, non tanto per me, cosa vuoi mai, a me non interessano, ma a loro piacciono tanto”.
Ed è stato lì che il tutto si è fatto più intenso e toccante.
Ho ripensato a mio padre, al suo salire sugli alberi, al suo andare per boschi a raccogliere i frutti, portarli a casa per darli a Giada, per merenda.
Amarene. Quante amarene.
Oggi un uomo mi ha ricordato mio padre, il nonno che era, e mi sono accorta che questo è avvenuto nel momento preciso in cui ha detto: "Quando sono caduto, ed ero lì sdraiato in terra, e non riuscivo nemmeno a respirare, e intorno a me c’era un grande frastuono....e tante persone che erano accorse, e poi via, sull’ambulanza, in corsa verso l’ospedale...l’unica cosa a cui riuscivo a pensare era che avevo lasciato sull’albero il cesto con le ciliegie”.



mercoledì 20 marzo 2013

Al mio papà

Questo è ciò che avrei regalato a mio padre per la festa del papà.
Ho deciso di realizzare ugualmente questo pannello e di tenerlo io, per pensare a lui mentre lo creavo e per avere un ulteriore espediente per pensarlo quando lo guarderò appeso in casa, anche se non ce ne sarebbe bisogno perchè lo penso sempre.
L'dea è quella di un gruppo familiare, una famiglia di gufi/civette che ci rappresentasse.
Siamo io, lui, mia sorella, e anche Giada.
La piccola sta posizionata sulla testa di lui perchè il giovedì pomeriggio, quando veniva a prenderla, se la caricava sempre in spalla per portarla a casa dall'asilo.
Ho sempre avuto in mente di scattare loro una fotografia in quella posizione, ma non l'ho fatto.
Lo faccio ora, con questo quadretto.

 Eccolo appeso al muro...

lunedì 19 marzo 2012

La festa del papà




E' un libro molto tenero, edito da Aliberti junior.
Si intitola "Papà passo a passo", di Philip Waechter.
Illustra e narra con qualche vignetta alcuni dei momenti salienti nella vita di un neo papà, come l'arrivo a casa dopo la nascita, la prime passeggiate, la prima indisposizione, il capodanno in disparte.
E' un papà premuroso e anche un po' impaurito dalla novità, ma allo stesso tempo forte e innamorato del suo bambino.
Quando l'ho sfogliato in libreria non ho potuto non pensare che andava bene anche per noi.
Buona festa, papà.




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